a cura di Arianna Pizzeghello
Negli ultimi anni, la parità di genere è diventata una priorità per le aziende che vogliono dimostrare il proprio impegno verso l’inclusività e la sostenibilità sociale. In Italia e in Europa, la certificazione sulla parità di genere si sta affermando come uno strumento concreto per valutare e migliorare le politiche di equità all’interno delle organizzazioni.
Cos’è la certificazione sulla parità di genere
La certificazione sulla parità di genere è un processo che attesta l’impegno di un’organizzazione nel promuovere l’equità tra uomini e donne, attraverso l’adozione di politiche e pratiche che garantiscano pari opportunità, parità salariale e un ambiente di lavoro inclusivo.
Questo strumento valuta diversi aspetti, tra cui:
- pari opportunità di carriera
- equità salariale
- politiche di conciliazione vita-lavoro
- prevenzione delle discriminazioni e delle molestie
- bilanciamento di genere nei ruoli decisionali
In Italia, la certificazione è regolamentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalla legge 162/2021, che prevede incentivi fiscali per le aziende certificate.
Aspetti aziendali valutati
La certificazione, basata sulla prassi di riferimento UNI/Pdr 125:2022, valuta l’azienda su sei indicatori (KPI):
- Cultura e strategia: implementazione di politiche aziendali che promuovano la parità di genere.
- Governance: strutture e processi decisionali che garantiscono la partecipazione equa di entrambi i generi.
- Processi HR: gestione delle risorse umane che assicura pari opportunità di accesso, sviluppo e crescita professionale.
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda: equità nell’accesso a posizioni di leadership e nel percorso di carriera.
- Equità salariale: parità di retribuzione a parità di mansioni e competenze.
- Tutela della genitorialità: supporto alla genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Vantaggi per le aziende
- Miglioramento della reputazione aziendale – Un’azienda certificata dimostra trasparenza e attenzione ai valori ESG (Environmental, Social, Governance).
- Accesso a incentivi economici – In Italia, le imprese certificate possono beneficiare di sgravi contributivi e priorità negli appalti pubblici.
- Aumento della produttività e retention dei talenti – Un ambiente inclusivo riduce il turnover e attrae professionisti qualificati.
- Conformità alle normative europee – La certificazione anticipa future direttive UE in materia di reporting non finanziario.
Come ottenere la certificazione
Il processo prevede diverse fasi:
- Autovalutazione – Analisi delle politiche aziendali rispetto agli indicatori di parità.
- Intervento correttivo – Implementazione di azioni per colmare eventuali gap.
- Verifica esterna – Audit da parte di enti accreditati.
- Rilascio e mantenimento – La certificazione ha una validità triennale e richiede aggiornamenti periodici.
La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa, pubblica o privata, indipendentemente da dimensione e settore, e si basa sulle linee guida introdotte dalla UNI/Pdr 125:2022.
Per ottenerla, l’azienda deve dotarsi di un Sistema di Gestione specifico per la parità di genere e dimostrare la conformità a sei aree di valutazione:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Gli indicatori hanno un punteggio ponderato: per ottenere la certificazione l’azienda deve raggiungere almeno il 60%. L’Organismo di Certificazione terzo accreditato effettua l’audit e, in caso positivo, rilascia il certificato. Quest’ultimo ha validità triennale ed è soggetto a monitoraggi annuali.
La certificazione UNI/Pdr 125:2022 ha la stessa struttura di altri Sistemi di Gestione, come quello per la Qualità ISO 9001, e può quindi essere facilmente integrata con altri sistemi già adottati.
Cosa prevede la normativa italiana per la parità di genere
Nel mondo del lavoro, le donne hanno spesso affrontato discriminazioni e barriere. Nonostante i progressi, la loro presenza in molte professioni resta inferiore rispetto a quella maschile, con disparità in retribuzione, opportunità di carriera e accesso a posizioni di responsabilità.
In Italia, il D.Lgs 198/2006 “Codice delle Pari Opportunità”, modificato con la legge 162/2021, stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro di garantire la parità di genere nell’accesso al lavoro, formazione, promozione, retribuzione e condizioni di lavoro, eliminando discriminazioni dirette e indirette. Sono previste anche misure positive per favorire l’accesso delle donne a ruoli di responsabilità.
Aerreuno: insieme per un futuro lavorativo più equo
La certificazione sulla parità di genere non è solo un adempimento normativo, ma un investimento strategico che migliora la cultura aziendale e la competitività. Le imprese che la adottano si posizionano come leader nell’innovazione sociale, contribuendo a un futuro lavorativo più equo e sostenibile.
Aerreuno offre:
- Consulenza personalizzata per l’analisi dei gap e la definizione di un piano d’azione.
- Supporto nell’implementazione delle misure necessarie per raggiungere gli standard richiesti.
- Affiancamento durante l’audit per garantire il successo del percorso di certificazione.
Investire nella parità di genere oggi significa costruire un’azienda più forte e inclusiva domani. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a ottenere la certificazione e valorizzare il tuo impegno verso l’equità.
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