a cura di Arianna Pizzeghello
Dalla registrazione alla prevenzione: il sistema per il monitoraggio dell’esposizione a cancerogeni
L’obbligo di istituire un registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni è stato introdotto in Italia dal Decreto Legislativo 626 del 1994, che per la prima volta ha regolamentato in modo organico la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo espressamente questa registrazione.
Tale obbligo, demandato al datore di lavoro che si avvale del medico competente, comprende la valutazione dei rischi, l’identificazione delle sostanze nocive e la conseguente definizione di un protocollo di sorveglianza sanitaria che include proprio la tenuta del registro. Questa prescrizione è stata poi definitivamente integrata e consolidata all’interno del corpus unico delle norme sulla sicurezza sul lavoro con il Decreto Legislativo 81 del 2008.
L’Inail, attraverso il documento “L’esposizione ad agenti cancerogeni nei luoghi di lavoro in Italia. Quadro normativo, strumenti operativi e analisi del sistema informativo di registrazione delle esposizioni professionali”, fornisce un quadro completo sull’argomento e ricorda l’istituzione del registro. In particolare, il documento fa riferimento al SIREP (Sistema Informativo Registri di Esposizione Professionale), che è lo strumento operativo per la registrazione e l’analisi dei dati previsti dall’articolo 243 del Decreto Legislativo 81/2008, dedicato specificamente ai registri degli agenti cancerogeni.
Sistema informativo SIREP: gli aspetti strutturali e le analisi
Il registro ha come obiettivo principale individuare strategie per la prevenzione primaria, al fine di ridurre il numero di lavoratori esposti a cancerogeni e i loro livelli di esposizione. Riconoscere questi lavoratori permette di collegare l’insorgere di tumori alle esposizioni passate, identificando così situazioni a maggior rischio.
Il sistema si basa sui modelli del decreto ministeriale n. 155/2007. La banca dati, chiamata SIREP, è gestita da un software relazionale che garantisce un’architettura aperta e distribuita, con relazioni “uno-a-molti” e “molti-a-molti” tra le tabelle. Un’analisi dei requisiti ha permesso di definire gli aspetti strutturali, organizzativi e lessicali del sistema, valutandone i costi-benefici e fornendo una descrizione informale dei dati e delle sue funzioni.

Sistema informativo SIREP e registri: gli adempimenti normativi
In ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 236, 242 e 243 del D.Lgs. 81/2008, sussistono precisi obblighi in merito alla trasmissione del registro degli infortuni.
Il datore di lavoro è tenuto a un invio iniziale di una copia del registro all’INAIL e all’ASL competente entro trenta giorni dalla sua istituzione, cui devono seguire comunicazioni periodiche triennali per aggiornare le variazioni intervenute.
Ulteriori obblighi scattano in caso di cessazione del rapporto di lavoro di un singolo lavoratore (ad es. per dimissioni o pensionamento). In tale evenienza, entro trenta giorni, deve essere inviata all’INAIL una copia delle annotazioni del registro relative al lavoratore, unitamente alla sua cartella sanitaria e di rischio.
L’onere comunicativo sussiste anche in caso di cessazione totale dell’attività aziendale. In questo caso, è necessario trasmettere l’originale del registro all’INAIL e una sua copia all’ASL, assolvendo così agli ultimi adempimenti normativi prima della chiusura definitiva.
Sistema informativo SIREP: la progettazione e gli obiettivi
L’analisi ha permesso di esaminare nel dettaglio le componenti del sistema, offrendone una visione d’insieme della sua architettura. L’ambiente esterno è stato definito attraverso l’identificazione degli enti e dei flussi informativi in interazione con il sistema stesso.

L’indagine si è avvalsa della modellazione dei flussi di dati in entrata e in uscita tramite diagrammi di flusso, strumenti che hanno simultaneamente garantito un controllo di congruenza tra dati e funzioni. La progettazione del sistema di gestione dati è stata condotta tenendo conto di ulteriori parametri qualitativi e quantitativi, resi necessari dalla prevedibile e consistente mole di informazioni da elaborare. Tale volume è destinato ad ampliarsi significativamente, anche in considerazione del continuo aggiornamento della lista degli agenti cancerogeni, legato al progresso tecnologico e alla ricerca scientifica.
A partire dall’entrata in vigore del Decreto Interministeriale n. 183 del 2016 e con l’integrazione nel Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP), il processo è divenuto interamente digitale, grazie alla messa a disposizione da parte dell’INAIL di un applicativo web dedicato.
In definitiva, gli obiettivi primari del sistema SIREP sono:
- Caratterizzare l’esposizione ad agenti cancerogeni nei luoghi di lavoro per identificare le categorie professionali e le aree territoriali a maggior rischio;
- Descrivere e analizzare l’andamento dei livelli di esposizione e la diffusione del fenomeno nel tempo e nello spazio;
- Valutare l’efficacia nel tempo delle misure di prevenzione adottate e costruire una solida base conoscitiva per la conduzione di studi epidemiologici.
In questa prospettiva, il SIREP si configura come uno strumento cruciale per promuovere azioni mirate alla riduzione dei rischi cancerogeni occupazionali e al miglioramento delle condizioni di lavoro, oltre a rappresentare una preziosa fonte di dati per la ricerca scientifica.
Affidati a degli esperti
In conclusione, strumenti informativi come il SIREP sono fondamentali per una comprensione sistematica e scientifica dei rischi oncologici occupazionali. Per una consulenza specialistica finalizzata a una misurazione efficace e conforme dei rischi derivati da agenti cancerogeni nel suo contesto aziendale, non esiti a contattare Aerreuno S.r.l.
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