Abbiamo predisposto il seguente articolo con delle ulteriori modulistiche per fare un po’ di chiarimenti/ordine su quanto fino ad adesso inviato, per gestire al meglio la situazione che si è creata in quest’ultimo periodo a causa del COVID-19.
Facendo seguito all’invio del Protocollo di Regolamento Aziendale e relativi allegati (Protocollo autodisciplina aziendale per lavoratori e visitatori, manifesti, procedure, vedi nostra Newsletter del 16 marzo 2020), con la presente siamo a ribadire l’importanza, o meglio, la necessità della messa in attuazione delle misure di contenimento e tutela dei lavoratori.
Come precisato nel Protocollo Condiviso e nei vari DPCM (in particolare quello dell’8 e 9 marzo 2020) “La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione”.
Con la presente siamo quindi a fare un riepilogo delle misure e delle attività già precedentemente inviate da mettere in campo.
Protocollo Condiviso del 14/03/2020: documento sottoscritto da Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Alleanza Cooperative, Confservizi e Cgil, Cisl, Uil, oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri e i ministri presenti per diretta competenza. Si ritiene quindi che tale documento abbia una valenza per le Parti che lo hanno siglato. Essendo, però, questo il primo protocollo, dopo il DPCM dell`11 marzo u.s., di certo rappresenta un significativo documento di riferimento per tutte le altre realtà.
Protocollo di Regolamentazione Aziendale: modello di documento finalizzato all’attuazione del Protocollo condiviso all’interno della Vs azienda per la pianificazione delle misure di contenimento e di tutela dei lavoratori, utile quindi, a dare attuazione alle varie prescrizione previste anche dai vari DPCM.
Tale documento deve essere quindi personalizzato sulla scorta delle specifiche condizioni strutturali, organizzative e lavorative/produttive in essere nella propria azienda, dopo di che deve essere sottoscritto dal Datore di Lavoro, dai rappresentanti sindacali e/o RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) ove presenti, dai soggetti incaricati dell’attuazione e controllo delle misure pianificate.
Si raccomanda di condividere tale documento anche con il Medico Competente aziendale, ove previsto, richiedendo eventuali integrazioni, anche sulla base delle eventuali specifiche limitazioni o prescrizione previste per i singoli lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Protocollo di Regolamentazione Aziendale-PROCEDURE: sono una serie di modelli di procedure e manifesti (da esporre nei vari punti indicati) utili per dare attuazione ed evidenza alle misure definite nel Protocollo di Regolamentazione Aziendale. Non tutte le procedere/manifesti proposti sono da utilizzare, ma in base alle specifiche condizioni/circostanze presenti in azienda.
Si rende comunque necessario dare attuazione delle misure elaborate provvedendo a darne diffusione al personale interessato.
Si raccomanda di verbalizzare la loro consegna/diffusione anche tramite il modello proposto che segue Protocollo di Regolamentazione Aziendale-Modulo consegna.
Protocollo autodisciplina aziendale per lavoratori e visitatori: è un modello, insieme alle procedure di cui sopra, che ha lo scopo di definire le regole a cui tutto il personale e visitatori sono tenuti a rispettare in questo momento di emergenza, anche in virtù dei DPCM e Circolari promulgate. È da intendere quindi un’integrazione al regolamento aziendale.
Tale documento, eventualmente personalizzato sulla scorta di specifiche o ulteriori misure adottate, andrà diffuso secondo i consueti canali comunicativi aziendali (circolari, bacheche, email…) al fine di dare attuazione alle disposizioni definite.
SANIFICAZIONE
Proponiamo qui di seguito un aggiornamento della procedura per le attività di pulizia e sanificazione.
Su questo aspetto si precisa che il Protocollo Condiviso prevede la sanificazione periodica dei locali, ma non è chiaro cosa si intenda “periodica” e se deve essere fatta da azienda specializzata (e, pertanto, avviando anche l’iter per un contratto con azienda specifica, con relative conseguenze anche per eventuali gare, DUVRI, ecc.), oppure una sanificazione da intendersi come un intervento di pulizia svolta più a fondo, con prodotti adeguati e con tempistiche di maggior frequenza, svolta però da “ordinaria” impresa di pulizia.
Raccomandiamo comunque di pianificare delle attività di sanificazione intensificate, in particolare per quelle “parti”/superfici che prevedono contatti promiscui e frequenti da parte di più lavoratori/avventori (maniglie, interruttori, piani di lavoro, impugnature di attrezzature ad uso promiscuo, prima o al termine del loro utilizzo da parte di un operatore) misure da attuare anche in relazione ai mezzi di trasporto se è previsto un uso promiscuo.
A tal proposito si segnala che sulla Gazzetta Ufficiale di Martedì 17 marzo 2020 – Anno 161° – Numero 70 – è stato pubblicato il DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, noto come decreto “Cura Italia” che tra le varie misure è previsto l’art. 64 (Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro) che cita: “Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020“.
Con la speranza di aver fatto cosa utile, si porgono cordiali saluti e si rimane a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.
COVID 19 – Misure da attuare – Diffusione e distribuzione materiale – attività di sanificazione
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