Stretta sull’export dei ROTTAMI FERROSI al di fuori dell’Unione Europea

AGGIORNAMENTO 23/09/2022: La legge 21 settembre 2022, n. 142, di conversione del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115 ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 l’obbligo di notifica sulle esportazioni dei ROTTAMI FERROSI.

Il governo conferma e proroga al 30 settembre 2022 la stretta sull’Export dei ROTTAMI FERROSI al di fuori dell’Unione Europea. I fermi di alcune aziende e acciaierie italiane, a causa non solo del caro energia ma anche della mancanza di materie prime, continuano a preoccupare. 

Con il D.L. 21/2022, noto come “Decreto Ucraina”, sono stati imposti limiti all’export extra Ue di una serie di “materie prime critiche”, confermato poi con la legge n. 91 del 15 luglio 2022, che converte il c.d. Decreto Aiuti.

Nelle indicazioni del Governo, viene specificato che i rottami ferrosi, anche non originari dell’Italia, costituiscono materie prime critiche e la loro esportazione al di fuori dell’Unione Europea è soggetta a notifica da effettuare al Ministro dello sviluppo economico e al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale almeno 10 giorni prima.

Chi non rispetta la stretta imposta dal governo è soggetto ad una sanzione pari al 30% del valore dell’operazione e comunque non inferiore a € 30000 per ogni singola operazione, come previsto dall’art.30 del D.L. 21/2022.

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