La “Sentinella” del Datore di Lavoro: la figura del PREPOSTO come aiuto nella gestione della sicurezza

Una delle figure più importanti in tema di sicurezza sul luogo di lavoro è sicuramente quella del Preposto, e il nuovo Accordo Stato Regioni ne aumenta l’impatto in azienda: vediamo quindi di che figura stiamo parlando e per quale motivo il Datore di Lavoro può e deve farci affidamento.

Chi è il Preposto alla sicurezza

Il Preposto alla sicurezza è la persona che si occupa di sorvegliare l’attività svolta dai lavoratori e assicurare l’attuazione e l’esecuzione delle direttive impartite dal dirigente o dal datore di lavoro.

A seconda dei casi, il ruolo del preposto può essere svolto dal capo cantiere, dal capo squadra, dal capo reparto, dal capo produzione, dal capo officina, ecc.

Si tratta, in buona sostanza, di una sorta di “sentinella” che gode anche di un potere di iniziativa: il Preposto infatti deve attivarsi al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Ad esempio, in caso di pericolo oppure se viene riscontrata una carenza di mezzi e attrezzature, il preposto deve interrompere temporaneamente l’attività e informare subito il datore di lavoro e il dirigente.

I nuovi poteri

Con l’entrata in vigore della legge 215/2021 Preposti per la sicurezza hanno visto un aumento dei loro obblighi.

Anzitutto, devono essere individuati dal datore di lavoro e non possono essere oggetto di ritorsioni per lo svolgimento della loro attività di vigilanza.

Qualora durante la propria attività di vigilanza il preposto individui un pericoloè tenuto a intervenire immediatamente per cercare di farlo cessare.

Qualora sia necessario il Preposto può anche sospendere l’attività.

L’individuazione del Preposto

Come già anticipato nell’introduzione, recentemente sono state introdotte delle modifiche al D.lgs. n. 81/08. In particolare, è stato previsto l’obbligo, sia per il datore di lavoro sia per il dirigente, di individuare il preposto alla sicurezza.

Sebbene le modifiche non chiariscano le modalità di individuazione di tale figura, è comunque necessaria un’investitura formale per consentire al preposto di venire a conoscenza dell’incarico.

Pertanto, la nomina deve contenere:

  • le generalità della persona che assume l’incarico;
  • l’indicazione dei compiti e dei poteri;
  • la data in cui avviene l’investitura;
  • la firma.

La mancata individuazione del Preposto comporta sanzioni importanti: l’arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1500 euro a 6000 euro.

Il ruolo del Preposto – la vigilanza

Ci sono 3 tipologie di vigilanza del preposto:

  • Comportamentale: monitorando i comportamenti a rischio tenuti dai lavoratori;
  • Sul Processo Produttivo: individuando eventuali mancanze e malfunzionamenti di macchine, attrezzature e impianti;
  • Vigilanza di tutte le altre condizioni di pericolo.

La vigilanza comportamentale riguarda i comportamenti di sicurezza dei lavoratori, ovvero il rispetto delle disposizioni e istruzioni di sicurezza; comportamento è quello che i lavoratori fanno, le azioni che compiono.

Qualora si presenti una situazione di comportamento a rischio il preposto deve intervenire per modificare il comportamento non conforme, e può arrivare in certi casi anche ad interrompere l’attività avvisando i superiori diretti del lavoratore che compie l’infrazione.

Per quanto riguarda la Vigilanza sul Processo Produttivo, il Preposto può intervenire per sospendere immediatamente l’attività lavorativa in presenza di pericolo immediato, come l’effettuazione di lavori in quota a oltre 2 metri senza protezioni o lavori che prevedono l’introduzione di parti del corpo all’interno di macchine e attrezzature, senza che prima siano messe in sicurezza.

Il preposto sicurezza, infine, deve vigilare su tutte le possibili condizioni di pericolo: questa definizione ovviamente apre la porta a diverse interpretazioni.

Identificare  con  precisione  questo  bacino  di  attività  è  difficoltoso,  ma può aiutarci la definizione riportata nel vocabolario Treccani sotto la definizione di “pericolo”: “Circostanza o complesso di circostanze da cui si teme che possa derivare grave danno”.

Partendo  da  questa  definizione  è  chiaro  come  l’attività  di  vigilanza  del  preposto  sia  oggi  sempre  più complessa  e  debba  far fronte ad un numero crescente di criticità.

La formazione

Il preposto alla sicurezza, in virtù della rilevanza del ruolo rivestito, deve seguire un percorso formativo specifico e un corso di aggiornamento.

In base alla nuova normativa, l’aggiornamento della formazione del preposto deve svolgersi in presenza ogni 2 anni e ogni volta si rendano necessari per l’insorgenza di nuovi rischi.

Questi nuovi obblighi diventeranno effettivi solo alla pubblicazione del nuovo Accordo Stato Regioni, prevista entro il 30 Giugno 2022.

Fino all’entrata in vigore del nuovo accordo rimane in vigore l’Accordo del 2011 che prevede una formazione di base di 8 ore.

Hai già individuato i tuoi Preposti alla sicurezza?

Hai verificato se il tuo personale è formato per svolgere il ruolo di Preposto? E’ il momento giusto per farlo, perché a breve si chiuderanno le iscrizioni per il corso in avvio il 28 giugno: di seguito puoi scaricare la scheda di iscrizione:

Se invece hai già identificato e formato i tuoi Preposti, puoi ottenere il modello per la sua nomina a questa pagina.

Se hai bisogno di chiarimenti o di qualche informazione in più, puoi contattarci al numero 045 7901403 o inviare una mail all’indirizzo sicurezza@aerreuno.com – riferimento Claudio Pachera.

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